Pacifismo pratico. Sun Tzu e il terrorismo
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Descrizione
Esportare con le armi la rivoluzione, la democrazia, il capitalismo, la libertà, la fede o qualsiasi altro feticcio politico o economico dell’occidente è insensato, perché qualsiasi cosa si imponga, dopo una vittoria apparente, sarà macchiata di sangue e quindi provocherà risentimento e resistenza. Scegliere la via dell’intervento militare quando ancora sono possibili mediazioni, accordi o trattative di pace suscita ulteriori conflitti. Un buon leader non è quello che agisce in reazione immediata o emotiva a un torto, un’offesa o un attacco, ma chi sa immaginare la situazione che si verrà a creare molto tempo dopo aver conseguito un’ipotetica vittoria sul nemico. Scatenare guerre a spese dei civili è un delitto contro l’umanità. Ma rifiutare di accoglierli come fratelli quando sono profughi è un delitto doppio.
L’AUTORE
ALESSANDRODAL LAGO ha insegnato Sociologia della cultura in Italia e all’estero. È autore di più di trenta volumi di sociologia, filosofia e teoria politica. Tra i suoi ultimi lavori, L’artista e il potere. Episodi di una relazione equivoca (Il Mulino 2014), Graffiti. Arte e ordine pubblico (Il Mulino 2016), scritti con Serena Giordano. Per il Melangolo ha pubblicato I benpensanti. Contro i tutori dell’ordine filosofico (2014) e il romanzo Le avventure di Ismail (2015). È editorialista di “Il Manifesto”.
collana: nugae
Informazioni aggiuntive
Autore | |
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Numero Catalogo | 222 |
Pagine | pp. 160 |
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