NON C’È COSA PIÙ DOLCE
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«Gentile Ignota,
nessuna gioia maggiore, anzi nessun’altra gioia è serbata al
povero scrittore italiano, che quella che io ho avuto da lei.
Sorprendere una conversazione sul fatto vostro e sentire che
non si dice male, anzi si dice molto bene di voi… non c’è cosa
più dolce».
Descrizione
Tra Giovanni ed Emma si instaura un dialogo che contende alle convenienze e alle formalità uno spazio umano suo proprio, dove ammirazione, amicizia e amore si intrecciano e sono espressi con luminosa franchezza, buttati con grazia determinata – quasi dei sassolini di richiamo segreto a una finestra illuminata ma tenacemente chiusa – addosso a un uomo che, da anni ormai, non fa altro che schivare alla meglio gli assalti ricorrenti delle passioni del giovane “ardente” che pure è stato. Con la bellezza della verità, la sua evidenza umana e amorosa, Emma, “la gentile Ignota”, tira verso di sé, per il lembo della giacca un po’ stropicciata, il corpo vivo del poeta e, così facendo, lo tira anche verso di noi. E di questo davvero la ringraziamo.
NOTA SULL’AUTRICE
FRANCESCA SENSINI è professoressa associata di Italianistica presso Université Côte d’Azur. Le sue ricerche, di taglio comparatistico, sono incentrate sulla letteratura italiana dell’Ottocento e del Novecento, la ricezione del classico e gli studi di genere in ambito letterario. Tra le sue recenti pubblicazioni per il melangolo: Pascoli maledetto, 2020 e La lingua degli dèi. L’amore per il greco antico e moderno, 2021.
Informazioni aggiuntive
Anno di pubblicazione | 2022 |
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Autore | |
Numero Catalogo | 312 |
Pagine | pp. 267 |