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Descrizione
“Era un caminant quando scappava da quella sua casa più tetra di una prigione e scendeva le colline fino al Po, lo attraversava, e si incamminavo fra le risaie, nella grande pianura, dove l’orizzonte si apriva all’infinito, come ha scoperto la prima volta che è sceso dalla sua collina e si è inoltrato in basso e poi ancora e ancora in giro per il mondo, e già questo lo riempiva di gioia. Ha continuato a essere un caminant quando ha lasciato Mossul, la sua prima sede in terra di missione, e si è messo in strada senza altra meta che non fosse il deserto e camminava camminava camminava nel deserto e nel deserto ha conosciuto la gloria di chi cammina nel deserto. La gloria di chi cammina nel deserto”.
Chi è veramente lo stralunato personaggio che scende dai colli del Monferrato, s’imbarca per il Medio Oriente e muove alla conquista di un impero? Non lo sapremo mai, perché è impossibile, nelle sue gesta da figlio del secolo dei Lumi, separare il vero dal falso, la realtà dal sogno e dall’utopia. Ma noi che lo seguiamo passo passo, in Russia, in Turchia, in America, veniamo a scoprire, rendendocene conto poco alla volta, da quale vortice di storie proveniamo e in quale precipizio della Storia rischiamo di cadere.
Sergio Givone, accademico della Colombaria, ha insegnato Estetica nelle università di Perugia, Torino e Firenze. Tra i suoi libri: Storia del nulla, Laterza 1995, Metafisica della peste, Einaudi 2012 e Trattato teologico-poetico, il melangolo 2017. Questo è il suo quinto romanzo.
Informazioni aggiuntive
Anno di pubblicazione | 2024 |
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Autore | |
Pagine | PP.208 |