Achille, o dell’attesa
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Descrizione
Molteplici parole, in tutti gli idiomi, nascono ovvero diventano ambivalenti. Ciascuna di queste parole si contraddistingue per avere almeno “un altro da sé”, è sede quanto meno di due sé consistenti, gestiti dalla regola dell’alternanza, e, per questa ragione, le parole ambivalenti sono le più prossime agli esseri umani. “Attendere”, e la sua sostantivazione “attesa” si dibattono in tale ambivalenza, la quale rimanda alla contrapposizione tra il sé, costruttivo ed evolutivo, dell’attesa che evidenzia i tratti cromosomici della perseveranza, della lentezza, della quiete, della pacatezza, della costanza, dell’accortezza, della pazienza e del mistero; e il sé, distruttivo e involutivo, dell’attesa la quale effigia i tratti fisionomici dell’angoscia, dell’esitazione, della paura, della in-azione paralizzante.
L’AUTORE
VINCENZO CARIELLO (1965) è professore ordinario di Diritto Commerciale nella Facoltà di Giurisprudenza dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano. Autore di cinque monografie e di numerosi saggi di carattere scientifico. Avvocato. Ha pubblicato, per Campanotto Editore, il volume di poesie Di ferro e di granito (2013); per “pesci rossi goware”, il romanzo e-book L’armonia dell’Acero (2013).
collana: Università
Informazioni aggiuntive
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Numero Catalogo | 128 |
Pagine | pp. 98 |
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