Il caso Nizzola
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Descrizione
Il 31 ottobre 1926 Mussolini esce incolume dal misterioso attentato di Bologna. Per ordine superiore, la Milizia assale e devasta, in tutta Italia, le case, i beni dei principali oppositori e le sedi dei giornali non conformisti impedendone l’uscita. A Genova le forze di polizia, a presidio dello studio legale del parlamentare aventiniano Francesco Rossi e del figlio Paolo, fanno fuoco per difendersi dall’irruzione di molti manifestanti armati: la versione della stampa allineata include tra le vittime del dovere un milite e un carabiniere. Ben presto si accerta che il carabiniere è stato ucciso da un giovane squadrista sorpreso a rubare. Sulla base di documenti istruttori inediti di provenienza privata e della coraggiosa sentenza del Tribunale di Genova emessa nel pericoloso momento del consolidamento del fascismo, il libro ricostruisce le manovre dei gerarchi locali per sottrarre alla giustizia l’autore del crimine, facendolo espatriare. Tra i condannati uno dei vicesegretari del Partito Nazionale Fascista che non sconterà interamente la pena per sopraggiunta amnistia, ma rimarrà a lungo emarginato dall’establishment del Regime che ritiene del tutto superata l’età dello squadrismo.
L’AUTORE
ROBERTO GARIBBO ha curato numerosi articoli storici per riviste specializzate ed è autore di un saggio su Giuseppe Rensi.
collana: lecturae
Informazioni aggiuntive
Autore | |
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Numero Catalogo | n. 75 |
Pagine | pp. 128 |
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