Il teatro delle maschere
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Descrizione
Heidegger suggerisce che la parola greca algos, dolore, si debba ricondurre a logos, ragione, preceduto da un’alfa (a-) intensificativa. Il dolore, dunque, sarebbe un’intelligenza accresciuta, l’intelligenza portata al suo estremo e lì esposta all’abisso del mondo, che nella sua terribilità suscita turbamento, sofferenza, induce a un grido. Di questo rapporto al dolore nelle sue molteplici forme parlano le poesie di seguito raccolte, seconda difficile prova di Corrado Insolia. Ne parlano con parole a un tempo forti e incerte, appesantite dall’incomprensione e avversione istintiva nei confronti della sofferenza, perché serbiamo intatta in un qualche fondo di noi la memoria e l’attesa di una esperita e sempre di nuovo possibile facilità e gioiosità del vivere.
L’AUTORE
Corrado Insolia, nato ad Avola (SR) il 31/3/1961, vive e abita a Padova. Laureato in medicina e chirurgia presso l’università patavina e specialista in endocrinologia e in anestesia e rianimazione, lavora attualmente come dirigente medico presso l’ospedale dell’Angelo di Mestre, nel servizio di Anestesia e Rianimazione. A I segni del Tempo, sua prima raccolta, segue questa nuova, più ricca e matura scelta di liriche, raccolte sotto il titolo Il teatro delle maschere.
collana: Melangolo Genova
Informazioni aggiuntive
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Numero Catalogo | |
Pagine | pp. 128 |
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