L’alibi del mito – Un’altra autobiografia di Benvenuto Cellini
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Descrizione
I protagonisti di questo saggio sono lo scultore fiorentino Benvenuto Cellini, il suo amato garzone Fernando da Montepulciano e tre sculture di marmo realizzate alla metà del Cinquecento: il Ganimede, l’Apollo e Giacinto e il Narciso, oggi al Museo del Bargello di Firenze. Nel racconto dell’ideazione e della gestazione di queste tre statue, lette anche alla luce della produzione poetica dell’artista, l’indagine sugli usi del mito greco nella lussuosa corte di Cosimo I de’ Medici s’intreccia con la storia di un maestro e dei suoi amori illeciti, nati in un’affollata e operosa bottega scultorea fiorentina.
L’Autore
Giuseppe Capriotti è ricercatore di Storia dell’arte moderna presso l’Università degli Studi di Macerata, dove insegna Iconografia e Iconologia. Si è principalmente occupato di problemi di iconografia sacra e profana, di fortuna dell’antico nell’arte moderna, di scultura e intaglio lignei, di pittura antiebraica e antiturca, di pittura e scultura del Risorgimento. Ha pubblicato studi su Vittore Crivelli, Pintoricchio, Lorenzo Lotto, Caravaggio, Domenichino e Mattia Preti.
Collana Università
Informazioni aggiuntive
Autore | |
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Numero Catalogo | 122 |
Pagine | pp. 80 |
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