Pop Shoah?

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COD: ISBN 9788869830143 Categoria:

Descrizione

Come è accaduto per altri eventi storici, anche nel caso della Shoah l’industria culturale globale ha contribuito significativamente alla costruzione di molteplici immaginari collettivi, nei quali occupa ormai una posizione di assoluto rilievo, non solo per le innumerevoli opere letterarie, filmiche, teatrali che vi si ispirano, ma anche per la crescente attenzione rivolta ai musei e ai luoghi della memoria. Ciò ha prodotto due conseguenze: da un lato, lo sterminio degli ebrei è assurto a paradigma del “male assoluto”, dall’altro rischia di trasformarsi sempre più in “merce di consumo”, esposta a ricostruzioni di circostanza, ma anche a manipolazioni e negazioni. il discorso pubblico sulla Shoah si confronta sempre più frequentemente, infatti, con una cultura pop che metabolizza ogni contenuto, riproducendolo all’infinito ma anche svuotandolo di significato. Una riflessione sugli immaginari e sul loro “buon uso” diventa quindi imprescindibile per cogliere il significato da affidare alle nuove generazioni in relazione alla cognizione di una catastrofe che ha segnato la storia umana e dei suoi riflessi sulla formazione di una coscienza civile. Se tutto può essere Auschwitz, infatti, il rischio è che Auschwitz si riduca a nulla.

GLI AUTORI

Francesca R. Recchia Luciani è docente di Storia delle filosofie contemporanee presso l’Università di Bari “Aldo Moro”, ha scritto saggi e monografie su Max Weber, Ludwig Wittgen stein, Peter Winch, Hannah Arendt, Primo Levi e, più di recente, il libro Simone Weil. Tra filosofia ed esistenza (2012). Co-dirige “POST FILOSOFIE. Rivista di pratiche filosofiche e di scienze umane” e coordina, per UniBA, il Festival delle Donne e dei Saperi di Genere che si avvia alla V edizione. Per i nostri tipi ha tradotto e curato il libro di Joža Karas, La musica a Terezín 1941-1945 (2011); nel 2007 ha curato, con F. Fistetti, il volume collettaneo H. Arendt. Filosofia e totalitarismo; nel 2013, con L. Patruno, la raccolta di saggi Opporsi al negazionismo. Un dibattito necessario tra filosofi, giuristi e storici; nel 2014 ha pubblicato La Shoah spiegata ai ragazzi.

Claudio Vercelli è ricercatore di Storia contemporanea presso l’istituto di Studi storici “G. Salvemini” di Torino. Svolge attività di consulenza didattica e insegnamento a contratto. Per il biennio accademico 2015-2017 è docente presso il Master Fonti, storia, istituzioni e norme dei tre monoteismi, all’Università Cattolica di Milano. Ha pubblicato, tra gli altri, i volumi Tanti Olocausti. La deportazione e l’internamento nei Lager nazisti (2005); Israele. Storia dello Stato 1881-2008, dal sogno alla realtà (2008); Storia del conflitto israelo-palestinese (2010); Il negazionismo. Storia di una menzogna (2013); Il dominio del terrore. Deportazioni, internamenti e stermini nel Novecento (2016). È inoltre coautore del manuale di storia per i licei e l’università Nel segno dei tempi. Milleduemila: un mondo al plurale (2009-2015).

collana: lecturae

Informazioni aggiuntive

Autore

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Pagine

pp. 190

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