QUARANTANOVE GIORNI

Descrizione

Le quarantanove prose di questo libro raccontano la graduale maturazione spirituale di un giovane uomo che, giorno dopo giorno, cerca di chiarire il proprio legame con se stesso, ma anche con la figura della madre e del padre, con la propria fidanzata, la città, il paese e lo Stato. In un periodo assai breve, ma come in un’illuminazione prolungata, egli tenta di radicarsi nella realtà in cui vive cercando di acquisire una solidità che nei tempi consumistici ed egotici di oggi sembra negata. È possibile rafforzare se stessi da se stessi? L’autore ci racconta quarantanove giorni della sua vita tentando di raggiungere ciò che il poeta Giorgio Caproni chiamava “quello stato profondo di sé che è di tutti”, cercando di riportarlo alla realtà quotidiana, spingendo la poesia oltre il libro che la contiene.

NOTA SULL’AUTORE

JACOPO RICCIARDI (1976) vive e lavora a Roma. Ha curato dal 2001 al 2006 gli eventi culturali PlayOn per Aeroporti di Roma (ADR) e ha diretto la collana di letteratura e arte Libri Scheiwiller-PlayOn. Ha pubblicato numerosi libri di poesia, tra cui: Plastico (Il Melangolo, 2006), Sonetti Reali (Rubbettino, 2016); le plaquette Il macaco (Arca Felice, 2010) e Mi preparo il tè come una tazza di sangue (Arca Felice, 2012); due romanzi: Will (Campanotto, 1997) e Amsterdam (PlayOn, 2008); e il testo dialogato Quinto pensiero (Il Melangolo, 2015). Suoi versi sono apparsi nell’antologia Nuovissima poesia italiana (Mondadori, 2004), sull’Almanacco dello specchio 2010- 2011 (Mondadori, 2011), e sulle riviste “Poesia”, “L’immaginazione”, “Soglie”, “Resine”, “Levania” e altre. Ha partecipato a due libri d’artista, Scultura (Exit Edizioni, 2002) e Scheggedellalba (Cento amici del libro, 2008). Ha collaborato con “Il Messaggero” e scrive di arte su “Flash Art online”, “Art a part of cult(ure)” e “Espoarte”. Mostre di suoi quadri si sono tenute in tutta Italia.