L’EREDITÀ CREATIVA
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La tesi sovversiva di Terminio è che grazie alla psicoanalisi possiamo imparare a pregare in un modo nuovo.
Descrizione
« La tesi sovversiva di Terminio è che grazie alla psicoanalisi possiamo imparare a pregare in un modo nuovo. Non si tratta in questa nuova forma della preghiera di invocare un Altro magico e protettore, ma, innanzitutto, di “affidarsi al silenzio”. In fondo a chi ci rivolgiamo quando preghiamo, si chiede, senza sconti, Terminio, se come psicoanalisti crediamo nell’inesistenza dell’Altro? Nella preghiera il primo passo non è quello – diversamente da quello che pensava Freud – di consolidare l’Altro della fede come prolungamento dell’imago paterna idealizzata, ma di operare il suo radicale svuotamento; “anziché riempire la mancanza dell’Altro si tratta di acconsentire che l’Altro faccia emergere la nostra mancanza”. Il capovolgimento è risoluto: non si prega per essere perdonati o amati dall’onnipotenza dell’Altro, ma si prega, se si vuole pregare, per incontrare la nostra mancanza, per scorgere come questa mancanza possa trasfigurarsi in un atto di donazione verso l’Altro. È questa la sovversione profonda che sconcerta il paradigma freudiano: non si prega affinché l’Altro esaudisca le nostre richieste, ma per amare l’Altro ». MASSIMO RECALCATI
NOTA SULL’AUTORE
NICOLÒ TERMINIO, psicoterapeuta e dottore di ricerca, pratica la psicoanalisi a Torino. È docente all’Istituto di Ricerca di Psicoanalisi Applicata di Milano e Ancona. Fa parte dell’équipe torinese del Centro Telemaco di Jonas. Tra i suoi libri: Introduzione a Massimo Recalcati. Inconscio, eredità, testimonianza, il melangolo, 2018; L’intervallo della vita. Il Reale della clinica psicoanalitica e fenomenologica, Alpes, 2020, e Educare alla relazione. Amore, affetti, sessualità, EDB, 2021.
Informazioni aggiuntive
Anno di pubblicazione | 2022 |
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Autore | |
Numero Catalogo | 262 |
Pagine | PP. 120 |